Quante volte sono stati maltrattati animali vivi, per esperimenti di vario titolo, procurandogli solo inutili sofferenze e senza trovare alcuna soluzione medica? Quante volte la risposta scientifica dei tessuti trattati (di varie razze di animali) si è poi rivelata inutile o inconcludente sugli uomini? Troppe! Veramente troppe. Finalmente, il Decreto Legislativo del 04 Marzo 2014 stabilisce che, dal 01 Gennaio del 2017 è vietata la sperimentazione su animali, specialmente nel caso di esperimenti con livello di dolore "grave ". Saranno utilizzati solo animali che, tenuti lontani dal dolore, potranno essere rimessi nel loro habitat naturale. Le aziende di ricerca che adotteranno questi metodi saranno anche oggetto di promozione e meriti. Una bellissima notizia per tutti gli animalisti che da vent'anni cercano di tutelare gli animali da questi infami trattamenti - compresa la vivisezione. Una notizia che farà venire i capelli bianchi a molte case farmaceutiche che fino ad ora hanno sfornato gran parte delle loro "pillolette" usando la sofferenza di queste povere creature con incentivi colossali e ripercussioni sull'uomo - a volte - disastrose.IL FALLIMENTO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE Basta guardare le statistiche sull’evoluzione delle problematiche sanitarie per tirare le somme sui risultati raggiunti dalla sperimentazione animale, secondo il biologo e tossicologo molecolare Claude Reiss, ex direttore di ricerca al Cnrs francese e presidente di Antidote Europe. Dai dati elaborati dall’Oms, negli ultimi dieci anni la popolazione colpita da diabete e cancro al seno sarebbe raddoppiata, la diffusione dell’alzheimer aumentata dal 5% al 24% e l’autismo incremento di 50 volte. Per un totale di 680 mila persone con diagnosi positive nel 2000 a fronte dei 6 milioni odierni. Cifre che dimostrerebbero «l’inutilità della ricerca condotta sulle cavie da laboratorio», aggiunge il ricercatore con “rischi concreti per le generazioni future: dei bambini nati dopo il 2000 il 40% entro il 2050 avrà il diabete, 5 milioni di donne il cancro al seno, 60 mila uomini il cancro alla prostata, 300 persone saranno autistiche ed entro il 2080 l’infertilità maschile colpirà in modo diffuso l’intera popolazione . La sperimentazione sugli animali e’ solo un enorme business, mentre e’ dannosa e fuorviante per la nostra salute. Non possiamo piu’ permettere che i grandi interessi economici delle multinazionali e delle lobby che le tutelano prevalgano sul nostro diritto di avere una ricerca scientifica affidabile e davvero predittiva per l’uomo, relegando l’Italia, e l’Europa stessa, nelle retrovie del progresso scientifico per quanto riguarda la ricerca biomedica e tossicologica.Sebbene sia il profitto la motivazione principale che spinge i ricercatori a condurre esperimenti su animali, non si tratta solo di questo. C'è anche l'inerzia . Le persone e la società in generale tendono ad opporsi al cambiamento. Se abbiamo sempre fatto una cosa in un certo modo è improbabile che cerchiamo un'altra strada, a meno che non accada qulcosa di catastrofico che ci impone di cambiare. Molti "scienziati" sono legati alla tradizione e questa considera l'uso degli animali nella ricerca un metodo appropriato. Le grandi istituzioni accademiche premiano il conservatorismo piuttosto che l'innovazione, e così il pensiero creativo non è generalmente benvenuto nei "salotti buoni" della scienza. Gli scienziati che si rendono conto della completa inutilità della sperimentazione animale sono messi a tacere, e chi rifiuta questa censura mette la propria carriera in grave pericolo.
I NUOVI CAPELLI BIANCHI Adesso ci sarà ben poco da pubblicare come "notizie senzazionali". I risultati delle sperimentazioni verranno eseguiti su tessuti umani espiantati a casa di malattie e, solo su questi, saranno considerati i risultati ottenuti.Se prima il "topo da laboratorio" era fonte di lucro per la creazione di un nuovo farmaco (senza che questo questo avesse avuto una sperimentazione sugli esseri umani adeguata) ora, il nostro "topino" sarà oggetto di studio per i "capelli bianchi" che verranno ai dirigenti delle grandi case faramceutiche... dovranno dimostrare quello che dicono.. e non sarà facile!
Le aziende di ricerca indipendente Tra le molte aziende di ricerca indipendente che abbiamo sentito e che ci hanno scritto molte lavorano già con tessuti umani. Molte di loro sono sempre state messe al bando perchè i loro risultati erano (udite udite) efficaci! W BIG P HARMA !Magari aiuteranno i sigg.ri delle grandi multinazionali a curare i nuovi "capelli bianchi" che presto rinfoltiranno la loro cute . Viviamo iin un sistema dove il malato conviene e il topo che si ammala prima del malato conviene due volte.
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